Ristorante Da Corrado
Dal 1957, passione e amore per la cucina
Quante volte ci capita di andare in un luogo qualsiasi e di darlo quasi per scontato, come se esistesse perché deve esistere e basta? Invece tutto ha una storia e una ragion d’essere: una sedia o un tavolo possono sembrare cose semplici, ma in realtà c’è chi quella sedia e quel tavolo li ha desiderati, sospirati, amati fino all’ultimo; è come se all’interno scorresse il proprio sangue. È esattamente il caso del Ristorante Da Corrado in Via Foria, tra i più celebri ed eccellenti di Napoli. Il tempio della zuppa di cozze, un monumento che emerge e spicca tra i magnifici primi e secondi di mare, gli antipasti veraci partenopei, la cucina di terra e la vera pizza napoletana.
Corrado e Adelina: è iniziato tutto con loro…
Se i piatti del Ristorante Da Corrado sono famosi dentro e fuori Napoli, quasi sconosciuta è invece la storia del grande amore che ha unito Corrado Giannuzzi Savelli e Adelina Carrano, i fondatori del ristorante. Lui, discendente di un’importante famiglia nobiliare che lascia tutto e fa anche i lavori più umili pur di poter stare con lei e mettendosi contro le famiglie che, in quegli anni, avevano praticamente potere di vita e di morte sui giovani. Un amore, il loro, osteggiato fino all’ultimo ma che tra mille perizie e sacrifici sfocerà finalmente, nel 1957, nella realizzazione del sogno: l'apertura del ristorante Da Corrado.
Il “fondatore” della zuppa di cozze in via Foria
Tutto è iniziato con la zuppa di cozze, successivamente nel menù sono stati inseriti la caponata, la frittura e, diversi anni dopo, anche i primi. Adelina si occupava della cucina, Corrado invece faceva la spesa e, per questo motivo, era molto conosciuto in città. Due persone molto umili Adelina e Corrado che hanno saputo trasmettere ai loro figli l’importanza del duro lavoro e del sacrificio.
Una passione di famiglia
Oggi, al timone dell’attività c’è il giovane e intraprendente nipote Pietro che, con competenza e professionalità, porta avanti il ristorante con quella stessa passione e dedizione che gli è stata trasmessa da nonno Corrado e nonna Adelina.